Scrivere un articolo scientifico - Tesi autore

Ecco le dieci semplici regole da seguire per scrivere un articolo scientifico secondo lo schema “context-content-conclusion”, una strategia impeccabile per la comunicazione dei concetti chiave trattati in una pubblicazione.

Scrivere e leggere articoli e pubblicazioni scientifiche sono competenze chiave nel mondo accademico e la capacità di scrivere in maniera tecnica e scientifica è essenziale per lo sviluppo della propria carriera e per il progresso stesso della scienza.

Tuttavia, molti scienziati hanno difficoltà a produrre articoli di alta qualità, in quanto non formati adeguatamente sulle tecniche di scrittura tecnico-scientifica.

Inoltre, nel mondo delle pubblicazioni sono coinvolte più figure, ognuna con le sue motivazioni e priorità:

  • I redattori, che vogliono assicurarsi che gli articoli siano significativi
  • I revisori, che richiedono che le conclusioni siano giustificate dai risultati
  • Il lettore, che vuole capire rapidamente le conclusioni concettuali dell’articolo per decidere se approfondirlo o meno
  • Gli autori, che vorrebbero trasmettere i loro risultati al più vasto pubblico possibile, convincendo anche gli specialisti della credibilità dei risultati

Per facilitare tutti questi obiettivi e comunicare nel modo migliore l’idea centrale del nostro paper, ecco le dieci regole da seguire.

Principi (Regole 1-4)

Le prime quattro regole sono principi che si applicano a tutte le parti di un articolo oltre che ad altre forme di comunicazione come progetti e poster.

Mentre si scrive un articolo bisogna sempre mettere al centro l’esperienza del lettore, che è di primaria importanza.

Queste quattro regole ci aiutano ad evitare di perdere di vista il nostro lettore.

Regola 1: concentrare l’articolo su un messaggio-chiave, comunicato nel titolo

Nell’ottica di una adeguata comunicazione del messaggio-chiave, l’elemento più importante di un articolo è il titolo: essendo il primo elemento che il lettore incontra, questo è determinante per fargli decidere se continuare la lettura o meno.

Regola 2: scrivere rivolgendosi a persone che non conoscono il lavoro

La maggior parte degli errori nella stesura di un articolo derivano dal fatto che l’autore, proprio a causa della sua competenza in materia, non riesce a mettersi nei panni del lettore non esperto e rischia così di comunicare in un modo non adeguato per essere compreso da chi lo legge.

Quindi, quando scrivi un articolo pensa come un designer: per ogni elemento, determina l’impatto che vuoi avere sulle persone e poi cerca di raggiungere quell’obiettivo. Ricorda che un comune lettore vorrà capire perché si deve interessare a ciò che scrivi con il minimo sforzo.

Regola 3: attenersi allo schema strutturale “context-content-conclusion” (C-C-C)

Esistono molti modi per raccontare una storia. Dal punto di vista accademico, lo schema C-C-C rappresenta un tipo di storia scientifica “predefinita”, che definisce la struttura del documento su più livelli.

Secondo questo schema, i capitoli devono essere così strutturati:

  • la prima frase definisce il contesto
  • il corpo del testo contiene l’idea
  • la frase finale offre una conclusione

Considerando invece l’intero documento:

  • l’introduzione definisce il contesto
  • i risultati presentano il contenuto
  • la discussione presenta le conclusioni raggiunte

Pertanto, tutto il lavoro dietro ad un articolo deve essere organizzato per fornire un contesto che renda significativo il contenuto e una conclusione che aiuti il ​​lettore a capirlo e ricordarlo.

Regola 4: ottimizzare il flusso logico con parallelismi e senza zig-zag

Per evitare inutili zig-zag che possono confondere il lettore, ogni argomento deve essere affrontato in un punto solo del testo, ad eccezione del messaggio-chiave che deve essere richiamato più volte.

Frasi e paragrafi correlati, quindi, devono essere racchiusi in un’unica parte del testo piuttosto che interrotti da materiale non correlato.


Al fine di facilitare la lettura, inoltre, si possono usare parallelismi per far acquisire al lettore familiarità con la struttura del testo, comunicando contenuti correlati attraverso la stessa sintassi o usando più volte la stessa parola per riferirsi allo stesso concetto, così da far avere maggior trasparenza al contenuto del testo.

Le componenti di un paper (Regole 5–8)

Le singole parti di un articolo – abstract, introduzione, risultati e discussione – hanno obiettivi diversi e quindi applicano ciascuna la struttura C-C-C in modo leggermente diverso per raggiungere i loro obiettivi.

Regola 5: struttura l’abstract per raccontare una storia completa

L’abstract è, per la maggior parte dei lettori, l’unica parte del documento che verrà letta. Ciò significa che l’abstract deve trasmettere efficacemente l’intero messaggio dell’articolo. A tale scopo, la struttura dell’abstract deve prevedere la presenza di ciascuno degli elementi dello schema C-C-C.

>> Da leggere: Come scrivere un abstract efficace

Il Contesto: il contesto deve comunicare al lettore il modo in cui l’articolo può essere utile per colmare le lacune in letteratura (gap scientifico) e perché ciò è importante nel contesto scientifico di riferimento.

Il Contenuto: in questo caso si descrive il metodo o approccio utilizzato per colmare il gap e si presentano i risultati più rilevanti dello studio.

La Conclusione: interpreta i risultati per rispondere allo scopo del lavoro o all’ipotesi iniziale formulata, descritta nel contesto. La conclusione può essere arricchita mettendo in evidenza come i risultati ottenuti abbiano contribuito ad un avanzamento nel settore di riferimento e come possano aprire prospettive future.

Regola 6: comunicare l’importanza dell’argomento nell’introduzione

L’introduzione espone il gap scientifico e perché è importante colmarlo. Deve essere strutturata in una serie di paragrafi progressivamente più specifici per orientare il lettore sull’argomento (una o due frasi di contesto) e poi spiegare lo stato attuale nella letteratura di riferimento (contenuto). Infine, l’introduzione termina con una chiara esposizione di ciò che manca in letteratura (gap), riassumendo chiaramente ciò che l’articolo fa per colmare tale lacuna (lo scopo del lavoro).

Regola 7: fornire i risultati come una sequenza di affermazioni, supportate da figure, che si collegano logicamente per supportare l’idea centrale (il messaggio-chiave)

I risultati devono convincere il lettore che l’idea centrale è supportata da dati oggettivi e da un filo logico. Ogni argomento scientifico ha la sua particolare struttura logica, che determina la sequenza in cui i risultati devono essere presentati, che possono quindi susseguirsi in paragrafi e sottoparagrafi, i cui titoli e/o frasi introduttive evidenziano come essi siano da supporto all’idea centrale, rendendo la lettura facile da seguire.

Le figure (incluse tabelle e grafici), i loro titoli e le loro didascalie sono particolarmente importanti perché mostrano i dati oggettivi a supporto dell’idea centrale. E insieme all’abstract sono il contenuto più letto. Pertanto, il titolo della figura deve comunicare la conclusione dell’analisi e la didascalia deve spiegare come è stata fatta.

Regola 8: strutturare la discussione argomentando come è stato colmato il gap scientifico, eventuali limiti e criticità e la rilevanza per il contesto di riferimento

La discussione spiega come i risultati hanno colmato il gap scientifico che è stato descritto nell’introduzione, evidenzia limiti e criticità nell’interpretazione dei risultati e descrive come il lavoro di ricerca costituisce un avanzamento nel contesto di riferimento.

In questa parte vengono ricapitolati i risultati, discutendone i punti di forza o eventuali debolezze in relazione alla letteratura di riferimento e descrivendo in che modo il messaggio chiave possa contribuire a progressi futuri.

L’elaborazione (Regole 9-10)

Le ultime due regole costituiscono le buone pratiche per la costruzione efficiente del paper.

Per produrre un buon articolo, gli autori devono tenere conto che ogni parte del paper ha bisogno di tempistiche differenti.

Una regola generale è quella di investire maggior tempo per le parti dell’articolo che contano di più.

Altro aspetto di cui tener conto sono l’uso iterativo del feedback dei colleghi che consente all’autore di migliorare la struttura a tutti i livelli e produrre un articolo di maggior impatto.

Regola 9: dedicare maggior tempo dove è più importante: titolo, abstract, figure e contorni

Un articolo di ricerca viene redatto a seguito di una fase sperimentale, quindi nella stesura dell’articolo bisogna tener conto della logica che sta alla base di un’affermazione scientifica. Pertanto, è utile formalizzare l’evoluzione della logica sperimentale adottata nello studio attraverso un qualsivoglia documento in cui si appuntano in itinere le varie fasi della ricerca, così da avere al momento della stesura una guida per l’elaborazione.

Nella stesura, bisogna dedicare maggior tempo in base all’importanza di ciascuna sezione. Il titolo, l’abstract e le figure sono visualizzati da molte più persone rispetto al resto del documento.

Regola 10: ricevi feedback per migliorare la storia

La stesura di un articolo contempla una revisione costante in cui si migliorano contemporaneamente la trama e la struttura.

La corretta scrittura di un documento richiede in genere input da più persone. Far leggere il lavoro ad altre persone può essere necessario per assicurarsi che la storia generale funzioni. Anche i reviewers sono estremamente utili. È fondamentale accettare il loro feedback in modo positivo, poiché il contributo di altri colleghi è essenziale per la stesura ed il miglioramento di ogni articolo.

>> Da scoprire: Servizio di revisione e proofreading

Alla luce di quanto esposto, si può concludere che curare la struttura di un articolo scientifico è fondamentale per portarlo con successo alla pubblicazione.

Nonostante lo stile personale spesso porta gli scrittori a non rispettare le regole tecniche come quella del C-C-C, come per molte altre cose nella vita, è necessaria una completa padronanza per fare uno strappo alla regola con successo.

Seguire queste linee guida ti permetterà di elaborare un manoscritto ben strutturato che consentirà ai lettori e ai revisori di essere entusiasti dell’argomento, di comprendere e verificare i risultati del documento e di integrare questi contributi in un contesto scientifico più ampio.

 

Se hai bisogno di supporto nella realizzazione o nella revisione di un articolo scientifico, vieni a scoprire i nostri servizi accademici.

Riassunto e traduzione dell’articolo: Mensh B, Kording K (2017). Ten simple rules for structuring papers, PLoS Comput Biol 13(9): e1005619.

Disponibile su: https://doi.org/10.1371/journal.pcbi.1005619

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